sabato 20 ottobre 2007

La leggenda delle fate


Il Monte Vettore presenta una fascia trasversale di ghiaia che è detta la strada delle fate. La leggenda popolare narra che una volta, le fate, si siano fermate più a lungo a danzare con i giovani di Pretare e che per non essere sorprese all'alba, fuggirono con tanta precipitazione da lasciare le loro impronte sulla montagna, creando così la loro strada. Il racconto è noto sia agli studiosi delle tradizioni popolari che ai valligiani. A Pretare, paese che appartiene al Comune di Arquata del Tronto, posto alle falde del Monte Vettore, nel giorno della ricorrenza San Rocco si fa rivivere quest'antica ed originale leggenda.
Un gruppo di giovani donne, vestite da fate, raggiunge lentamente il centro del paese da una strada di campagna, e arrivate alla piazza danno inizio alle danze. Dalla mitologia apprendiamo che i Monti Sibillini furono considerati luoghi abitati da divinità buone e cattive. La presenza di caverne e antri misteriosi erano considerati accesso al regno dell'oltretomba, come quello di cui ci parla Virgilio nel sesto canto dell'Eneide. Il Monte Sibilla, vicino al Monte Vettore, fu sede di culto pagano ed orgiastico di Cibele, la grande Madre degli dei; culto che si diffuse all'epoca di Claudio...Leggi tutto

Leggenda tratta dal portale dell'umbria


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