I primi sintomi del mesotelioma sono di natura non specifica e possono ritardare la diagnosi. In generale, fiato corto, dolore al petto e tosse persistente sono sintomi comuni del mesotelioma pleurico, ma, in alcuni casi, possono non essere abbastanza acuti da costringere il paziente a richiedere l'assistenza medica. Alcuni pazienti lamentano un dolore alla scapola o alle parti basse della schiena. Questi sintomi ricorrono più spesso 2-3 mesi prima di una diagnosi confermata. Nel mesotelioma peritoneale, il dolore e gonfiore addominale, la nausea o il vomito, l'occlusione intestinale e la perdita di peso sono i sintomi più comuni. La cosa importane è che questi sintomi non sono specifici del mesotelioma, ma riguardano anche altre affezioni. Si consiglia sempre di richiedere il parere di un medico qualificato.
Mano a mano che il mesotelioma avanza, l'effusione pleurica (l'accumulo di liquidi tra i due strati della pleura) si verifica nel 95% dei pazienti, ed è questo sintomo che, in definitiva, spinge i pazienti a rivolgersi al loro medico di base. Durante questa visita viene eseguita una radiografia del torace che può confermare l'effusione. A questo punto si può notare anche un ispessimento della pleura. Se il medico sospetta che possa trattarsi di cancro, rivolgersi a un consulente specializzato in cancro ai polmoni e mesotelioma.
Chi è a rischio di sviluppare il Mesotelioma?Coloro che hanno lavorato a diretto contatto con l'amianto o con i suoi prodotti sono portatori del rischio maggiore di sviluppo del mesotelioma, tuttavia, il mesotelioma è stato riscontrato in alcuni individui la cui esposizione era minima.
Nel nostro paese si registrano almeno 1.200 casi l'anno di mesotelioma. L’incidenza è almeno venti volte superiore a quella attesa. Infatti, in assenza di amianto, avremmo un caso di mesotelioma pleurico per un milione di abitanti. In pratica l’Italia è il paese europeo più colpito, se non il più colpito al mondo. L’epicentro è va Venezia Giulia.
Il mesotelioma è una malattia professionale che non concede scampo, esso colpisce la pleura e il peritoneo. E' incurabile e conosce esclusivamente una causa: l’esposizione all’amianto. Dal 1992 non viene più estratto, importato e utilizzato in Italia, ma il danno è già stato fatto. In Italia dove se ne parla meno che neglia altri paesi europei la situazione è gravissima. Lo confermano i dati presentati ogni anno dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
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