L'agility Dog è il re dello sport per cani. Immaginate il maggior divertimento che il vostro cane può avere: guizzare attraverso una grande varietà di salti, stare in equilibrio sulla bascula, sgusciare tra i paletti dello slalom, concentrarsi percorrendo a tutta birra la passerella arrampicarsi sul muro e tuffarsi a capofitto impavido dentro ai tunnel.
L'agility Dog offre una grande possibilità di divertimento sia per il cane che per il conduttore che può mantenere in forma il proprio cane facendogli "consumare l'energia in eccesso" nel momento in cui egli stesso si allena nella corsa, nello scatto, nella concentrazione e nel mantenere quel feeling che nasce da un'intesa profonda con il proprio cane.
L'agility Dog nasce proprio per divertire: a Londra, nel 1978. L'ideatore è il noto addestratore (ed ora anche terapista comportamentale) inglese Peter Lewis. La formula? Semplice: adottare il sistema usato nei concorsi ippici e trasformare i cani in tanti "mini-cavalli" che saltano, corrono, superano barriere senza commettere errori nel tempo più breve.
Tutto questo per creare un momento di diversivo all'interno del Cruft's, l'esposizione canina più nota e forse più importante del mondo.
Da semplice esibizione, l'Agility passa però ben presto a ben altri ruoli e successi, fino a diventare, come s'é detto, un vero sport.
Diffuso nella stessa Gran Bretagna, in Spagna, in Svizzera, in Austria, in Francia, nei Paesi Nordici e persino in Giappone, l'Agility ha trovato solo in tempi recenti un crescente successo anche da noi.
Muove i primi passi nel 1990 a Torino. Così, a dieci anni dalla prima gara svoltasi oltre Manica nel 1980, l'Italia ha visto fiorire un po' dovunque scuole e centri di addestramento specializzati.
Un altro elemento che ha favorito il successo dell'Agility è, se così possiamo dire, il suo spirito "democratico".
Fare Agility dunque è divertente ma anche utile, visto che esperti cinofili hanno dichiarato che: "L'Agility è il mezzo ideale per dare al proprio cane l'equilibrio indispensabile ad una maturazione psichica armoniosa senza peraltro sviluppare i suoi istinti aggressivi".
Ma, aggiungiamo noi, fa bene anche al proprietario. Lo aiuta infatti a trovare o, nel caso, ad approfondire quell'intesa cane-uomo che non può che rivelarsi fondamentale per creare un binomio perfetto nella vita di tutti i giorni ed efficiente in gara.
Fare Agility è positivo anche se non abbiamo intenzione di fare gare.
Tutti i cani, dicevamo, sono adatti ad intraprendere questa disciplina anche se alcune razze appaiano più portate e quindi più facilmente addestrabili.
Ricordiamo comunque che l'agility è prima di tutto una gara di abilità e secondariamente una gara di velocità; Vince infatti il cane che riesce a compiere il percorso con meno errori nel tempo più veloce.
Gli appassionati proprietari di cani di qualsiasi razza e tutti coloro che con il loro meticcio, magari preso al canile vogliano mettersi alla prova, o semplicemente migliorare il rapporto con il proprio cane, dunque, non perdano tempo. L'agility Dog è una disciplina ancora in crescita ed è sempre più seguita. Anche il loro cane, forse, un giorno potrà così ringraziarli. A modo suo, ovviamente!

L'agility Dog offre una grande possibilità di divertimento sia per il cane che per il conduttore che può mantenere in forma il proprio cane facendogli "consumare l'energia in eccesso" nel momento in cui egli stesso si allena nella corsa, nello scatto, nella concentrazione e nel mantenere quel feeling che nasce da un'intesa profonda con il proprio cane.
L'agility Dog nasce proprio per divertire: a Londra, nel 1978. L'ideatore è il noto addestratore (ed ora anche terapista comportamentale) inglese Peter Lewis. La formula? Semplice: adottare il sistema usato nei concorsi ippici e trasformare i cani in tanti "mini-cavalli" che saltano, corrono, superano barriere senza commettere errori nel tempo più breve.
Tutto questo per creare un momento di diversivo all'interno del Cruft's, l'esposizione canina più nota e forse più importante del mondo.
Da semplice esibizione, l'Agility passa però ben presto a ben altri ruoli e successi, fino a diventare, come s'é detto, un vero sport.
Diffuso nella stessa Gran Bretagna, in Spagna, in Svizzera, in Austria, in Francia, nei Paesi Nordici e persino in Giappone, l'Agility ha trovato solo in tempi recenti un crescente successo anche da noi.
Muove i primi passi nel 1990 a Torino. Così, a dieci anni dalla prima gara svoltasi oltre Manica nel 1980, l'Italia ha visto fiorire un po' dovunque scuole e centri di addestramento specializzati.
Un altro elemento che ha favorito il successo dell'Agility è, se così possiamo dire, il suo spirito "democratico".
Fare Agility dunque è divertente ma anche utile, visto che esperti cinofili hanno dichiarato che: "L'Agility è il mezzo ideale per dare al proprio cane l'equilibrio indispensabile ad una maturazione psichica armoniosa senza peraltro sviluppare i suoi istinti aggressivi".
Ma, aggiungiamo noi, fa bene anche al proprietario. Lo aiuta infatti a trovare o, nel caso, ad approfondire quell'intesa cane-uomo che non può che rivelarsi fondamentale per creare un binomio perfetto nella vita di tutti i giorni ed efficiente in gara.
Fare Agility è positivo anche se non abbiamo intenzione di fare gare.
Tutti i cani, dicevamo, sono adatti ad intraprendere questa disciplina anche se alcune razze appaiano più portate e quindi più facilmente addestrabili.
Ricordiamo comunque che l'agility è prima di tutto una gara di abilità e secondariamente una gara di velocità; Vince infatti il cane che riesce a compiere il percorso con meno errori nel tempo più veloce.
Gli appassionati proprietari di cani di qualsiasi razza e tutti coloro che con il loro meticcio, magari preso al canile vogliano mettersi alla prova, o semplicemente migliorare il rapporto con il proprio cane, dunque, non perdano tempo. L'agility Dog è una disciplina ancora in crescita ed è sempre più seguita. Anche il loro cane, forse, un giorno potrà così ringraziarli. A modo suo, ovviamente!

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