Nel 1995 lo psichiatra Ivan Goldberg propose provocatoriamente l’introduzione nel DSM (il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) di una nuova sindrome, che potremmo definire ‘al passo con i tempi’, denominata Internet Addiction Disorder.
Oggi l’esistenza del disturbo non è più in dubbio e la diagnosi viene posta utilizzando un test specifico, che risulta positivo nel caso in cui l’intervistato risponda affermativamente ad almeno cinque della seguenti domande:
1. Ti senti eccessivamente assorbito da Internet (pensi al collegamento precedente o pianifichi già la prossima sessione on-line)?
2. Senti il bisogno di passare sempre più tempo collegato alla Rete per ottenere la stessa soddisfazione?
3. Hai ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet, ma senza successo?
4. Ti senti irrequieto, nervoso, depresso o irritabile quando tenti di ridurre o interrompere l’uso di Internet?
5. Rimani on-line più a lungo di quanto originariamente intendessi?
6. Hai mentito ai familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere l’entità del tuo coinvolgimento nella Rete?
7. Usi Internet come mezzo per scappare dai problemi o per alleviare l’umore disforico (per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)?
La dipendenza dalla Rete, che fa parte dei disturbi del controllo degli impulsi, presenta molte somiglianze con altri tipi di dipendenze, come il gioco d’azzardo patologico, il compulsive shopping, ed anche con i veri e propri abusi di sostanze.
L’Internet Addiction condividerebbe infatti con queste dipendenze alcune caratteristiche essenziali:
- la dominanza: l’attività (come la sostanza) domina costantemente pensieri e comportamento;
- la instabilità dell’umore: l’inizio dell’attività (come l’assunzione della sostanza) induce dei cambiamenti nel tono dell’umore;
- la tolleranza: è presente nel tempo la necessità di incrementare la quantità di attività (o di sostanza) per ottenere l’effetto piacevole, il quale tende altrimenti ad esaurirsi;
- l’astinenza: quando s’interrompe o si riduce il comportamento (o l’uso di sostanze) compare un senso di malessere psicofisico;
- il conflitto: è conseguenza del comportamento disturbato, e determina evidenti conseguenze sull’armonico adattamento familiare, sociale, scolastico e lavorativo;
- la negazione del problema: è presente, come in tutte le dipendenze, soprattutto nella fase della ‘luna di miele’, cioè quando il comportamento (come l’uso di sostanze) determina ancora prevalentemente una sensazione piacevole;
- le ricadute: vi è la frequente tendenza a ricominciare l’attività (come l’uso di sostanze) dopo averla interrotta.
Altre manifestazioni non specifiche, e perciò più subdole, possono essere rappresentate da alterazioni del ritmo sonno-veglia e stanchezza cronica (per la frequente preferenza per i collegamenti notturni), ridotta efficienza del sistema immunitario, alterazioni dell’appetito, scarsa cura di sé, cefalea, alterazioni della vista, comparsa di problemi ortopedici come un frequente mal di schiena e la sindrome del tunnel carpale (per l’uso continuativo del mouse). Alcuni soggetti predisposti possono addirittura presentare vere e proprie crisi epilettiche che si verificano per l’incessante stimolazione visiva dovuta alla lunga permanenza di fronte allo schermo del computer...Leggi tutto sulla dipendenza da internet
Oggi l’esistenza del disturbo non è più in dubbio e la diagnosi viene posta utilizzando un test specifico, che risulta positivo nel caso in cui l’intervistato risponda affermativamente ad almeno cinque della seguenti domande:
1. Ti senti eccessivamente assorbito da Internet (pensi al collegamento precedente o pianifichi già la prossima sessione on-line)?
2. Senti il bisogno di passare sempre più tempo collegato alla Rete per ottenere la stessa soddisfazione?
3. Hai ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet, ma senza successo?
4. Ti senti irrequieto, nervoso, depresso o irritabile quando tenti di ridurre o interrompere l’uso di Internet?
5. Rimani on-line più a lungo di quanto originariamente intendessi?
6. Hai mentito ai familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere l’entità del tuo coinvolgimento nella Rete?
7. Usi Internet come mezzo per scappare dai problemi o per alleviare l’umore disforico (per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)?
La dipendenza dalla Rete, che fa parte dei disturbi del controllo degli impulsi, presenta molte somiglianze con altri tipi di dipendenze, come il gioco d’azzardo patologico, il compulsive shopping, ed anche con i veri e propri abusi di sostanze.
L’Internet Addiction condividerebbe infatti con queste dipendenze alcune caratteristiche essenziali:
- la dominanza: l’attività (come la sostanza) domina costantemente pensieri e comportamento;
- la instabilità dell’umore: l’inizio dell’attività (come l’assunzione della sostanza) induce dei cambiamenti nel tono dell’umore;
- la tolleranza: è presente nel tempo la necessità di incrementare la quantità di attività (o di sostanza) per ottenere l’effetto piacevole, il quale tende altrimenti ad esaurirsi;
- l’astinenza: quando s’interrompe o si riduce il comportamento (o l’uso di sostanze) compare un senso di malessere psicofisico;
- il conflitto: è conseguenza del comportamento disturbato, e determina evidenti conseguenze sull’armonico adattamento familiare, sociale, scolastico e lavorativo;
- la negazione del problema: è presente, come in tutte le dipendenze, soprattutto nella fase della ‘luna di miele’, cioè quando il comportamento (come l’uso di sostanze) determina ancora prevalentemente una sensazione piacevole;
- le ricadute: vi è la frequente tendenza a ricominciare l’attività (come l’uso di sostanze) dopo averla interrotta.
Altre manifestazioni non specifiche, e perciò più subdole, possono essere rappresentate da alterazioni del ritmo sonno-veglia e stanchezza cronica (per la frequente preferenza per i collegamenti notturni), ridotta efficienza del sistema immunitario, alterazioni dell’appetito, scarsa cura di sé, cefalea, alterazioni della vista, comparsa di problemi ortopedici come un frequente mal di schiena e la sindrome del tunnel carpale (per l’uso continuativo del mouse). Alcuni soggetti predisposti possono addirittura presentare vere e proprie crisi epilettiche che si verificano per l’incessante stimolazione visiva dovuta alla lunga permanenza di fronte allo schermo del computer...Leggi tutto sulla dipendenza da internet
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