giovedì 9 luglio 2009

Giovanna ed il feto alieno

Giovanna rapita dagli alieni

Nel buio più totale dei palinsesti televisivi (vergogna altro che digitale terrestre, boicottiamo la tv!), spunta Mistero su italia 1, dove Enrico Ruggeri racconta la storia di una tal Giovanna che è spesso in contatto con due specie aliene.
Nell'intervista questa Giovanna sostiene che spesso è stata messa incinta da alieni (con presunti referti medici di gravidanze isteriche) , chiamati "grigi", che dopo un paio di mesi le rapivano il feto.
Ogni volta lei è stata prelevata, dice, con il classico raggio (fotonico ahahah, scusate ma non ci potevo credere) di luce delle navette spaziali UFO.
Giovanna, la donna che da decine di anni sostiene di essere rapita dagli alieni,ed il feto ibrido abortito e da lei fotografato. Che fine hanno fatto? Enrico Ruggeri ,per chiarire questi ed altri punti oscuri ,ha invitato l’ ufologo, giornalista e ricercatore Pablo Ayo, a cui chiede esplicitamente cosa pensa di Giovanna. Le rivelazioni sono interessanti,in pratica fra gli esperti di ufologia, il fenomeno degli “addotti” è risaputo. Addotti (abduction) infatti è un termine coniato appositamente dalla comunita’ di esperti in alieni mondiale per identificare un tipo di persone che,loro malgrado, vivono l’esperienza di essere periodicamente prelevati da entita’ sconosciute. Anche le motivazioni di Giovanna vengono confermate,i visitatori comunicano sempre di avere bisogno di noi,perchè rischiano l’ estinzione. E per questo motivo fanno dei prelevamenti di tessuti, sperimentano su di noi delle soluzioni per la loro salvezza. Pablo Ayo a riguardo racconta di un fatto indicativo. Ad un addotto ex agente del governo americano gli extraterrestri inocularono il virus di una loro terribile malattia,che per noi pero’ è innocua. Spiegarono telepaticamente all’ex agente che avrebbero usato il suo corpo compatibile per fargli sviluppare gli anticorpi della malattia,e dopo quindici giorni sarebbero tornati a prelevarli. Ayo conferma che insieme a Adriano Forgione, altro famoso esperto in ufologia, cerchi nel grano, alchimia ,conoscono Giovanna e la sua storia da almeno dieci anni,e considerano che la donna vada rispettata. E’ una addotta. Viene trasmessa l’ immagine portata da Giovanna ritraente un alieno “grigio” ,fotografato da lei, corrisponde alla descrizione canonica di tutte le testimonianze mondiali. Pablo commenta a conferma che questi individui non hanno sentimenti, alti circa un metro e venti, a volte 4 dita a volte cinque per mano, entrano nottetempo nelle stanze delle persone. In parte potrebbero essere artificiali,un misto di carne e tecnologia. Esili ma molto forti psichicamente,i “grigi” sono solo uno dei diversi visitatori che frequentano la terra. Ve ne sono altri che assomigliano molto a noi, e sono mescolati a noi. Il giornalista conferma che ci sono altri casi di donne che hanno dichiarato di essere state rese gravide da popoli alieni, ma Giovanna ha avuto il coraggio di portare alla ribalta il primo in cui il feto sia stato filmato e conservato. Enrico Ruggeri legge un messaggio della donna dove l’ addotta esprime il suo pensiero sul grande riscontro che ha avuto la sua storia, sopratutto in rete,ed il rammarico per essere stata accusata di protagonismo. “Dovevo farlo…..la mia testimonianza puo’ aiutare altre persone nella mia situazione che vivono nella paura….i grigi non provano ne’ odio ne’ amore, l’ abuso del mio corpo non avviene con un atto sessuale ma con una inseminazione tecnologica…..anche se tecnologicamente piu’ avanzati di noi, con i nostri sentimenti noi gli rimaniamo superiori.” Pablo Ayo mostra ora un piccolo sacchetto trasparente,dentro c’e’ una polverina. Dice che si tratta di una sostanza fluorescente che è stata trovata intorno alla casa di Giovanna. Questa sostanza è stata portata in un nominato istituto di fisica italiano per essere analizzato. L’esito è sorprendente. Gli analisti hanno riferito che quella polvere ha qualcosa di molto particolare, gli elettroni sono stati modificati da un fortissimo campo magnetico. Come se quella polvere avesse transitato all’ interno dell’ accelleratore di particelle del CERN di Ginevra. Il giornalista spiega che questo materiale fluorescente lo disperdono gli alieni al loro passaggio. Diventa quindi possibile risalire alle loro tracce con una semplice lampada neon a luce nera. Se si ha il sospetto di essere oggetto dell’ interesse dei visitatori, con una lampada del genere potrete controllare la presenza di impronte di piedi e mani fuori e dentro le vostre case. A questo punto la fascia oraria protetta è sfumata, si puo’ far vedere qualcosa di “forte”. Parte un video che sarebbe stato girato da Giovanna e dal suo compagno dopo l’ aborto del feto. Sembra una sorta di autopsia , delle mani manovrano per liberare un corpo ibrido animale/alieno da una sorta di sacca (la placenta?).In sottofondo si sente una voce di donna ,con un tono spaventato commenta quello che vede mano a mano che sembrano sempre piu’ evidenti le fattezze del mostro.Che viene inquadrato minuziosamente. Pablo Ayo pero’ a questo punto non esprime un giudizio,commenta il video evitando di fare dichiarazioni sulla veridicita’ dello stesso. Non ha elementi per farlo. “Non mi esprimo,se fosse vero sarebbe molto interessante” Dice che molti di questi aborti sono stati raccontati con fattezze animalesche, ma quasi sempre buttati, e avanza la speranza che questo feto sia stato conservato (voci influenti in rete dicono di si n.d.r.) .Racconta poi di come i grigi, dopo un paio di anni dalla nascita, qualche volta portino gli ibridi a vedere la loro madre,e che chiedano a questa di abbracciare i “loro” figli, per stabilire un utile contatto.Del resto gli ibridi ottenuti hanno anche delle caratteristiche umane. Alcune madri accettano istintivamente, altre fuggono agghiacciate .”E’ difficile stabilire,potrebbe essere vero o potrebbe essere una carcassa animale…. Ma una cosa è certa, i visitatori di altri mondi sono una realta’,i governi sanno diverse cose, e per non creare panico e per altri motivi non divulgano le notizie.” Mi sa che ne riparleremo ancora, commenta in chiusura Ruggeri.

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