L'obesità è una condizione patologica cronica, a genesi multifattoriale, caratterizzata da un eccesso di peso corporeo dovuto ad abnorme accumulo di tessuto adiposo nell'organismo.
Si verifica quando si altera l'equilibrio tra energia introdotta con gli alimenti ed energia spesa con l'esercizio fisico.
Allo stato attuale l'obesità, costituisce un problema sociosanitario di notevole entità; basti pensare che il rapporto sulla obesità redatto nel 2000 ha indicato che in Italia le persone obese sono 4 milioni, con un incremento del 25% rispetto al 1994, incremento che sembra crescere in prospettiva secondo una curva esponenziale. In Europa le persone obese, al di sopra dei 18 anni sono stimate intorno ai 15 milioni.
Perché si parla di obesità come condizione patologica, come malattia?
Per due ordini di motivi:
1) L'eccessivo peso corporeo determina di per sé una serie di problemi nello svolgimento delle attività quotidiane, lavorative e non, e crea difficoltà nelle relazioni sociali: nella maggior parte dei casi si ha quindi importante depressione e rifiuto del proprio corpo. Ciò spesso innesca un meccanismo perverso che induce l'obeso a rifugiarsi sempre di più nel cibo.
2) L'obesità rappresenta un grave fattore di rischio per:
• Diabete mellito tipo 2, ovvero non insulinodipendente
• Ipertensione arteriosa
• Aumento dei livelli circolanti dei trigliceridi, colesterolo ed acido urico
• Insufficienza coronarica e infarto del miocardio
• Insufficienza respiratoria e/o apnea notturna
• Insufficienza venosa degli arti inferiori, elevata predisposizione alla malattia tromboembolica, causa di morte improvvisa per embolia polmonare.
• Malattie delle ossa e delle articolazioni (artrosi del ginocchio, ernia del disco, etc.) da eccessivo carico sull'apparato scheletrico
• Ridotta funzionalità gonadica (insufficienza testicolare ed ovarica)
• Calcolosi della colecisti
• Aumento della incidenza del cancro del colon retto, dell'utero e della mammella
Molti studi che indagano i nessi tra l'eccessiva assunzione di cibo con conseguente obesità e l'incidenza della mortalità evidenziano che la spettanza di vita di un individuo obeso è mediamente la metà di quella di un individuo normopeso. L'OMS riferisce che "l'effetto del sovrappeso sulla mortalità persiste durante l'intera durata della vita", sebbene questo effetto sia più marcato tra gli uomini e le donne sotto i 50 anni di età...Leggi tutto l'articolo sull'obesità
Si verifica quando si altera l'equilibrio tra energia introdotta con gli alimenti ed energia spesa con l'esercizio fisico.
Allo stato attuale l'obesità, costituisce un problema sociosanitario di notevole entità; basti pensare che il rapporto sulla obesità redatto nel 2000 ha indicato che in Italia le persone obese sono 4 milioni, con un incremento del 25% rispetto al 1994, incremento che sembra crescere in prospettiva secondo una curva esponenziale. In Europa le persone obese, al di sopra dei 18 anni sono stimate intorno ai 15 milioni.
Perché si parla di obesità come condizione patologica, come malattia?
Per due ordini di motivi:
1) L'eccessivo peso corporeo determina di per sé una serie di problemi nello svolgimento delle attività quotidiane, lavorative e non, e crea difficoltà nelle relazioni sociali: nella maggior parte dei casi si ha quindi importante depressione e rifiuto del proprio corpo. Ciò spesso innesca un meccanismo perverso che induce l'obeso a rifugiarsi sempre di più nel cibo.
2) L'obesità rappresenta un grave fattore di rischio per:
• Diabete mellito tipo 2, ovvero non insulinodipendente
• Ipertensione arteriosa
• Aumento dei livelli circolanti dei trigliceridi, colesterolo ed acido urico
• Insufficienza coronarica e infarto del miocardio
• Insufficienza respiratoria e/o apnea notturna
• Insufficienza venosa degli arti inferiori, elevata predisposizione alla malattia tromboembolica, causa di morte improvvisa per embolia polmonare.
• Malattie delle ossa e delle articolazioni (artrosi del ginocchio, ernia del disco, etc.) da eccessivo carico sull'apparato scheletrico
• Ridotta funzionalità gonadica (insufficienza testicolare ed ovarica)
• Calcolosi della colecisti
• Aumento della incidenza del cancro del colon retto, dell'utero e della mammella
Molti studi che indagano i nessi tra l'eccessiva assunzione di cibo con conseguente obesità e l'incidenza della mortalità evidenziano che la spettanza di vita di un individuo obeso è mediamente la metà di quella di un individuo normopeso. L'OMS riferisce che "l'effetto del sovrappeso sulla mortalità persiste durante l'intera durata della vita", sebbene questo effetto sia più marcato tra gli uomini e le donne sotto i 50 anni di età...Leggi tutto l'articolo sull'obesità
1 commento:
mi spisce che fino ad ora nessuno abbia commentato, cerco un posto dove scambiare informazioni, emozioni, pareri ma non ho trovato nulla che mi soddisfacesse, o che risalga ad una data decente ma ... gurda cosa trovo, pare il posto giusto possibile che non se ne sia accorto nessuno?
cmq il pensiero che voglio lasciae è questo:
obesità, anoressia e bulimia sono faccie di una stessa medaglia. Una medaglia strana perchè nessuno ha mai visto na medaglia a tre faccie ma il tre dicono sia il numero perfetto.
dimagrire fino a morire
ingrassare fino a scoppiare
ingrassare per nascondersi sotto il lardo come un salame
ingrassare perchè la tua essenza non sia vista
ingrassare per non farsi vedere un paradosso
Maria Grazia 110
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