Referendum fallito, quorum non raggiunto
Urne chiuse alle 15, quorum mancato per il referendum abrogativo della legge elettorale.
La proiezione dei primi dati definitivi sul sito del Viminale relativi all'affluenza alle urne consente di affermare che per nessuno dei tre quesiti ha votato il 50 per cento più uno degli elettori. La percentuale di votanti per ora si attesta intorno al 22 per cento (ieri sera alle 22 aveva votato il 16,3 per cento). Dai primi dati risulta che sarebbe schiacciante la quantità di sì espressa sulle schede che, alle prime proiezioni sembra attestata al di sopra dell'80%, con una punta del 90% sul terzo quesito, relativo all'abrogazione delle candidature multiple. Il referendum, dunque, non avendo raggiunto il quorum non ha effetti e al di là delle scelte dei cittadini espresse sulle schede elettorali, che si conosceranno al termine dello spoglio, lascia invariata la legge elettorale.
Esultano Calderoli, dispiaciuto Fini. Esulta il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. «Per come era stato fatto - ha detto - questo referendum era stato concepito per cercare di distruggere la Lega e perciò, visto il risultato, possiamo dire che è stata una vittoria della Lega».
Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini «il referendum è fallito miseramente. Ancora una volta si sono spesi migliaia e migliaia di euro di tutti gli italiani per un referendum inutile. Il bipartitismo è stato bocciato». Un esito prevedibile, per il presidente della Camera Gianfranco FIni. «I quesiti erano troppo tecnici», ha detto Fini, «e sicuramente c'è una certa stanchezza da parte degli elettori. Era prevedibile che fosse questo l'esito dei referendum, anche se mi dispiace dirlo».
La Russa e Capezzone: andrebbe ripensato il meccanismo. Secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il quorum per il referendum andrebbe ridotto al 35%, ma aumentato di molto il numero delle firme per promuoverlo. Sull'innalzamento delle firme da raccogliere è d'accordo anche il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, superando, però, il meccanismo del quorum, e, come accade in America o in Svizzera, lasciare la decisione ai cittadini che di volta in volta scelgono di andare a votare».
Bonino: è stato fatto l'impossibile per far saltare il quorum. Emma Bonino, radicale eletta nelle file del Pd ha sottolineato ai microfoni di Radio radicale: «a me pare scontato questo tipo di affluenza alle urne dopo che si è fatto l'impossibile per far saltare il quorum». La vice presidente del Senato ricorda come: «si è cambiata la legge per spostare la data al 21 giugno. Non c'è stata praticamente campagna elettorale, del dibattito televisivo non parliamo nemmeno. Come si pretendeva che la gente si appassionasse al referendum se tutti i media erano orientati al non raggiungimento del quorum?». Il parlamentare del Pdl, Giuseppe Galderisi ritiene che vada abolito il quorum: «se i si e i no si potessero confrontare in modo leale, si assisterebbe a una campagna referendaria vera». Il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova sostiene «quella dei referendum elettorali è la cronaca di una morte annunciata. La condanna è stata emessa nel momento in cui si è stabilito di votare nel primo giorno d'estate».
Fonte: Ilsole24ore
La proiezione dei primi dati definitivi sul sito del Viminale relativi all'affluenza alle urne consente di affermare che per nessuno dei tre quesiti ha votato il 50 per cento più uno degli elettori. La percentuale di votanti per ora si attesta intorno al 22 per cento (ieri sera alle 22 aveva votato il 16,3 per cento). Dai primi dati risulta che sarebbe schiacciante la quantità di sì espressa sulle schede che, alle prime proiezioni sembra attestata al di sopra dell'80%, con una punta del 90% sul terzo quesito, relativo all'abrogazione delle candidature multiple. Il referendum, dunque, non avendo raggiunto il quorum non ha effetti e al di là delle scelte dei cittadini espresse sulle schede elettorali, che si conosceranno al termine dello spoglio, lascia invariata la legge elettorale.
Esultano Calderoli, dispiaciuto Fini. Esulta il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. «Per come era stato fatto - ha detto - questo referendum era stato concepito per cercare di distruggere la Lega e perciò, visto il risultato, possiamo dire che è stata una vittoria della Lega».
Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini «il referendum è fallito miseramente. Ancora una volta si sono spesi migliaia e migliaia di euro di tutti gli italiani per un referendum inutile. Il bipartitismo è stato bocciato». Un esito prevedibile, per il presidente della Camera Gianfranco FIni. «I quesiti erano troppo tecnici», ha detto Fini, «e sicuramente c'è una certa stanchezza da parte degli elettori. Era prevedibile che fosse questo l'esito dei referendum, anche se mi dispiace dirlo».
La Russa e Capezzone: andrebbe ripensato il meccanismo. Secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il quorum per il referendum andrebbe ridotto al 35%, ma aumentato di molto il numero delle firme per promuoverlo. Sull'innalzamento delle firme da raccogliere è d'accordo anche il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, superando, però, il meccanismo del quorum, e, come accade in America o in Svizzera, lasciare la decisione ai cittadini che di volta in volta scelgono di andare a votare».
Bonino: è stato fatto l'impossibile per far saltare il quorum. Emma Bonino, radicale eletta nelle file del Pd ha sottolineato ai microfoni di Radio radicale: «a me pare scontato questo tipo di affluenza alle urne dopo che si è fatto l'impossibile per far saltare il quorum». La vice presidente del Senato ricorda come: «si è cambiata la legge per spostare la data al 21 giugno. Non c'è stata praticamente campagna elettorale, del dibattito televisivo non parliamo nemmeno. Come si pretendeva che la gente si appassionasse al referendum se tutti i media erano orientati al non raggiungimento del quorum?». Il parlamentare del Pdl, Giuseppe Galderisi ritiene che vada abolito il quorum: «se i si e i no si potessero confrontare in modo leale, si assisterebbe a una campagna referendaria vera». Il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova sostiene «quella dei referendum elettorali è la cronaca di una morte annunciata. La condanna è stata emessa nel momento in cui si è stabilito di votare nel primo giorno d'estate».
Fonte: Ilsole24ore
1 commento:
cambiare l'istituto del referendum ma mantenere il quorum
In difesa del bistrattato quorum per il referendum
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