venerdì 5 giugno 2009

Salvatore Savastano, candidato gay nella lista Sinistra per Foligno alle comunali

Salvatore Savastano, candidato gay nella lista Sinistra per Foligno alle comunali

FOLIGNO LOTTA per i diritti dei gay e si presenta nella lista «Sinistra per Foligno». Salvatore Savastano, 29 anni, laurea in Economia del Turismo, insegnante di Economia aziendale in due istituti superiori, ha fatto «outing» cinque anni fa dichiarando di essere gay. «Faccio attività politica da diversi anni dice e ho cominciato con i Comunisti italiani. Mi sono presentato ad Assisi nel 2006 con il Pdci. Ma era solamente una candidatura di supporto. Sono stato responsabile dei diritti civili dell'Umbria e adesso voglio portare il mio impegno e la mia esperenza nella politica perchè è arrivato il momento di cambiare.

A Foligno non è mai stato eletto un omosessuale e credo che sia giunto il tempo di rendersi conto che. anche la minoranza omosessuale esiste, che ha dei diritti e che è necessario occuparsene». Lei è insegnante: a scuola come l'hanno accolta? «Inizialmente con un po' di titubanza ma poi, con il passare del tempo, ho stabilito sia con gli insegnanti che con gli studenti, un buon dialogo». Qualche riferimento maligno e qualche battutaccia nei suoi confronti c'è stata? «No, assolutamente no. Forse sono fortunato, ma non ho mai avuto apprezzamenti volgari nei miei confronti. Gli studenti sono aperti e molto intelligenti e questo è importante. Le mie classi sono multietniche e c'è una buona integrazione. Quindi anche per me c'è stata una integrazione nell'integrazione. Solo a Foligno, in campagna elettorale, qualcuno mi ha apostrofato con la classica parolaccia. Ma non gli ho dato mai peso». E i rapporti con la sua famiglia? «Davvero ottimi». Cosa pensa di fare, se eletto? «Sono sempre stato di sinistra e mi candido in un partito di sinistra perchè c'è una sensibilità storica nei confronti dell'omosessualità. E solo dalla sinistra ci si può aspettare il cambiamento che ci aspettiamo da tempo. Siamo persone, esseri umani, e non vogliamo l'emarginazione perchè siamo gay. La mia battaglia sarà questa. E nessuno mi fermerà».

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